Medicine alternative alla sbarra

6 giugno 2008

Vorrei commentare brevemente le recenti notizie di morte di pazienti che erano in trattamento con medicine “alternative” (*). Non voglio entrare nel merito dei singoli casi, che sono al vaglio della magistratura cui spetta l’accertamento delle responsabilità. Sono molto dispiaciuto per quello che è successo e ai parenti va tutto il mio più sentito cordoglio.

Però, devo constatare come tutte le volte che succedono fatti del genere, in cui sono coinvolte cure naturali, l’enfasi da parte dei media sia oltremodo accentuata e i vari detrattori di queste discipline non perdono l’occasione di esprimere la loro ferma condanna per tutto quello che non è “ufficiale”, “accademico” e “provato scientificamente”.
Coloro che con facilità si scagliano contro le pratiche mediche non convenzionali, dovrebbero sapere che la cosiddetta medicina dell’evidenza, cioè quella che rispetta tutti i sacri e indiscutibili crismi del metodo scientifico, causa ogni anno nel mondo miglia di morti e sofferenze spesso taciute.

Tanto per fare chiarezza, ecco alcuni numeri:
Per mano della medicina ufficiale negli ospedali inglesi muoiono 90.000 pazienti e circa un milione viene gravemente danneggiato (1) .

Negli ospedali italiani i morti sono 32.000, che corrispondono, secondo l’ISTAT, al 2,5% delle morti nel nostro Paese (2).

Negli USA le morti annuali dovute alla medicina scientifica ammontano a 783.936 e superano il numero dei morti per cancro (553.551) e malattie cardiovascolari (699.697). La morte per reazione avversa da farmaco (ADRs) si colloca tra la quarta e la sesta causa di mortalità negli USA (3).

… e non si creda che dietro a queste morti ci siano solo gli errori umani. Spesso le aziende farmaceutiche occultano i potenziali effetti tossici dei loro prodotti, corrompono le Istituzioni Sanitarie e condizionano, in vario modo, i medici (4).

Gli interessi economici sono colossali.
Purtroppo, anche parecchi soloni della medicina ufficiale che si impegnano in sacre crociate contro le altre pratiche non convenzionali spesso e volentieri fanno parte di questo gioco mercantile.
Alcuni prendono i casi di morte di pazienti in cura con le medicine non convenzionali come la prova sicura che queste metodiche sono inefficaci e dannose. Allora, guardando i ben più numerosi morti dovuti alla medicina ufficiale che conclusione dovremmo trarre ?

Bibliografia
1) Gran Bretagna, Londra – 90 mila decessi per errori sanitari – 29 novembre 2007 Il Secolo XIX. Riportato da: www.mednat.org2) Fonte: Salute Europa. Riportato da: www.mednat.org
3) www.aerrepici.org/deathbymedicine.htm

4) www.disinformazione.it/paginamalasanita.htm

(*) Mi sembra che in uno dei due casi, si tratti di un paziente in cura presso un non-medico (che ha tolto l’insulina – che è un farmaco salvavita ad una ragazza diabetica!) Questo mi porta ad alcune riflessioni. In questi decenni le medicine alternative hanno proliferato in un sistema de-regolamentato. Non riconosciute ufficialmente, sono state campo di conquista e affari da parte di tutti. Molti di quelli che da non medici praticano le medicine non convenzionali non si rendono conto che non basta conoscere a mena dito tutte le piante o i rimedi  per fare terapia. Non si può prescindere dalla conoscenza della diagnostica e della farmacologia accademica nonché della patologia.

per gentile concessione del dott. Francesco Perugini Billi©

Translate »